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Come scegliere il tavolino da salotto: misure, dimensioni, materiali

La funzione del tavolino da salotto è connettere gli arredi presenti nel living. In posizione centrale, è un complemento visibile da ogni lato, che si rivolge verso ogni arredo, e per questo rappresenta un punto focale per chi fruisce lo spazio.

Come scegliere il tavolino da salotto, quindi? La decisione merita una riflessione, perché il tavolino può essere celato oppure esaltato all'interno del living, a seconda dei desideri personali e in base alle misure, alle dimensioni, alla forma e ai materiali.

 

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Tavolino da salotto: misure e dimensioni

Secondo gli interior designer di AD Dal Pozzo, il primo aspetto da tenere presente è lo spazio a disposizione. Un tavolino basso a fianco di un divano o al centro del living deve poter arredare casa senza limitarne gli spazi predisposti al passaggio. La distanza necessaria tra il tavolino e il bordo della seduta di una poltrona o di un divano deve essere tra i 60 e gli 80 cm.

Non è mai facile capire quale possa essere la corretta altezza del tavolino. Di solito i tavolini da caffè sono alti in media tra i 40 e i 45 cm. La regola è quella di avere almeno 2 o 3 cm in meno rispetto all’altezza della seduta. Per il tavolino da affiancare lateralmente al divano o alla poltrona, invece, bisogna far riferimento ai braccioli, e quindi scegliere un tavolino della stessa altezza. (Se vuoi approfondire il tema divani, leggi l'articolo dedicato). 

 

 

 

Esempi tavolini: forme e materiali

Quale tipo di tavolino da salotto scegliere? I nostri interior designer hanno selezionato alcuni modelli tra i brand più prestigiosi del settore, divisi nelle seguenti categorie:

 

Tavolino da salotto in legno: il versatile

Il legno è un materiale versatile, indicato per un arredamento caldo ma anche minimale. Sinonimo di semplicità e naturalezza, può essere scelto per l'arredo di salotti sia dallo stile nordico sia dallo stile più eclettico. I tavolini da salotto in legno sono i più utilizzati nell'arredamento, per via della versatilità del materiale che può essere lavorato a piacimento e può portare a risultati molto diversi fra loro.

Il Boteco di Minotti è un tavolino dall'altezza molto ridotta che trasmette una modernità accattivante. Il suo minimalismo è enfatizzato da un incasso lineare inserito nel piano di palissandro spesso 8 cm. Una soluzione semplice che si combina con il pavimento e attrae lo sguardo con equilibrio.

 

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Tavolino Boteco. ©Minotti

 

Più scultoreo è il tavolino Tobi-Ishi di B&B Italia, che prende forma dalla cultura giapponese. Si nota come il legno può assumere la forma più variegata, come quella delle pietre levigate orientali (tobi-ishi, appunto) dei giardini zen. Ideale negli accostamenti con altri materiali naturali.

 

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Tavolino Tobi-Ishi. ©B&B Italia

 

Tavolino in vetro da salotto: l'invisibile

Il vetro è quel materiale che si caratterizza per leggerezza e trasparenza. Perfetti per accrescere la luminosità del living e ideali in abbinamento con arredi bianchi, i tavolini da salotto in cristallo risultano essere oggetti dallo stile etereo e prezioso.

Il modello Neutra di Fiam è un tavolino in vetro curvato, dello spessore di 12 millimetri. Il suo aspetto monolitico contrasta con le superfici realizzate interamente in cristallo. Un plus per chi ha bambini in casa: nel caso in cui si rovesciassero liquidi, sarebbero più facili da rimuovere senza lasciare macchie.

 

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Tavolino Neutra di Fiam. Fotografia di Luca Girardini

 

Il vetro si sposa con il metallo nell'iconico tavolino Alanda '18 di B&B Italia, un modello con piano in cristallo e una struttura caratterizzante in tondini d’acciaio nero lucido che ricorda un gruppo di piramidi rovesciate. Pezzo iconico degli anni 80, disegnato dall'architetto Paolo Piva, ha mantenuto il suo fascino legato a una struttura “architettonica” che attrae lo sguardo in modo assoluto.

 

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Tavolino Alanda '18. ©B&B Italia

 

Tavolino in marmo da salotto: il materico

Il tavolino in marmo comunica solidità, naturalezza e stile. Se poi a disegnarlo è un architetto come il brasiliano Marcio Kogan, allora il risultato estetico è assicurato. Le forme e i volumi squadrati riprendono quelle degli edifici in un progetto urbanistico per Brasilia concepito nel 1956. Il tavolino ricorda, infatti, gli stabili sospesi sugli agili pilotis. 

 

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Tavolino Superquadra. ©Minotti

 

Il piano si eleva di poco rispetto al pavimento: una caratteristica propria dell'opera di Kogan, che predilige elementi bassi e lineari. La sua impronta architettonica si traduce nell’essenzialità grafica, che però è sempre abbinata a materiali unici e preziosi, come in questo caso lo è il marmo Sahara Noir.

 

Tavolino in metallo da salotto: l'industrial chic

I tavolini in metallo da salotto evocano lo stile industriale. Nel caso del Caulfield di Minotti è protagonista la sottrazione della materia, che mostra la struttura leggera e minimale del tavolino. Le finiture in Oro Chiaro lucido e Black Nickel impreziosiscono il complemento di bagliori decorativi che uniscono eleganza all'essenza industrial.

 

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Tavolino Caulfield. ©Minotti

 

Tavolino rotondo da salotto: l'eclettico

Se si vuole guadagnare più spazio nel soggiorno, sia con un tavolino a lato del divano sia al centro del soggiorno, il consiglio degli interior designer di AD Dal Pozzo è quello di cercare un prodotto dalla forma rotonda. Il piano risulterà leggermente più ridotto ma darà più respiro allo spazio intorno.

 

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Tavolini Tulip. ©Knoll

 

Il più famoso tra i tavolini rotondi da salotto è il Tulip di Knoll disegnato da Eero Saarinen. Un elemento d’arredo eclettico, che vive di luce propria, ideale per abbellire e impreziosire ambienti dagli stili diversi. Il marmo del piano presenta linee organiche ed essenziali: perfetto per zone living sobrie ma con carattere.

 

Tavolino da salotto rettangolare e quadrato

Il tavolino da salotto rettangolare si può considerare per posizionarlo tra due divani vis à vis, o in presenza di una tipologia angolare. Mentre i tavolini quadrati da salotto sono preferibili se relazionati alle poltrone, invece che ai divani.

 

Set tavolini da salotto

Un altro trend che continua a interessare è la possibilità di scegliere una composizione al centro del soggiorno o vicino al lato del divano, ovvero un set tavolini da salotto, tutti dello stesso modello, ma con diverse dimensioni e – per chi vuole osare – anche differenti colori.

Se il materiale del tavolino è legato alle esigenze spaziali, per quanto riguarda il colore, invece, è legato al gusto personale. Ma il tavolino da salotto deve sempre essere pensato in relazione agli altri complementi presenti nel soggiorno, come ad esempio il divano e il tappeto. Colori caldi o freddi, l'importante è che tutto l'arredamento sia in armonia. Ciò non vuol dire che è necessario creare una stanza monocromatica e che è bandita la mescolanza di diversi colori.

 

Cosa mettere sul tavolino da salotto?

Un ultimo consiglio che molti clienti richiedono agli interior designer di AD Dal Pozzo riguarda il cosa mettere sul tavolino da salotto. Di sicuro non deve essere troppo “pieno”. Neppure trasandato, ma equilibrato e d’effetto. Esistono una serie di oggetti che possono esaltare il piano d'appoggio e altri che si integrano con il complemento facendo risaltare la forma del tavolino stesso.

 

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Cosa mettere sul tavolino da salotto? Nell'immagine si nota subito la piccola lampada Bellhop di Flos

 

In ogni caso sono oggetti decorativi i libri, i vasi, le piante o i fiori, le lampade, le candele, i vassoi o le ciotole, ma anche le sculture (se vuoi approfondire il tema delle opere d'arte, leggi l'articolo dedicato). Poi subentra il gusto personale. Senza dimenticare il mantra che spesso ripetono i nostri progettisti, ovvero Less is More.

 

 
Giacomo Casarin

Scritto da Giacomo Casarin

Formazione da architetto e giornalista di professione, Giacomo lavora da anni con riviste, media e aziende del settore Architettura & Design per informare sui trend del mercato e comunicare la cultura del progetto.

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