Arredare casa con eleganza ed equilibrio: colori, materiali e geometrie si fondono per reinterpretare con sensibilità gli spazi. Questo è l’obiettivo del servizio di progettazione di AD Dal Pozzo, che restituisce fluidità, vivibilità e bellezza agli ambienti, con interventi precisi di interior design e architettura, per costruire una narrazione che unisce memoria e contemporaneità.
Prendiamo come esempio una recente realizzazione di AD Dal Pozzo e facciamo qualche domanda alle due interior designer che hanno seguito il progetto. La richiesta dei clienti è stata quella di arredare casa con soluzioni che dessero continuità e respiro agli ambienti, con esigenza di luce, spazio, colore e contatto con la natura.
Arredare casa con le forme giuste
Il progetto in questione è un attico urbano che si sviluppa nel perfetto equilibrio tra forme, materiali, colori. «Questo è un progetto che ha un grande equilibrio, generato da un’architettura storica che non è semplice contenitore, ma parte viva e integrante dell’esperienza», afferma l’interior designer di AD Dal Pozzo, Lisa Miotello.
«Abbiamo cercato di combinare la “morbidezza” degli arredi con il mondo più “lineare” dell’architettura, rappresentato dalle travi a vista e dalle scale. Le forme si curvano in direzione sia orizzontale sia verticale, come dimostrano da un lato le rotondità di divano, tappeto, pouf e dall’altro le figure circolari degli specchi e dell’iconica lampada Arco. Il risultato è una tridimensionalità armoniosa, che amplifica lo spazio attraverso equilibri e contrasti calibrati».
La continuità di stile tra gli ambienti
«Abbiamo cercato di dare al progetto una continuità cromatica, fin dall’ingresso della casa», racconta l’interior designer di AD Dal Pozzo, Cinzia Boffo. «Toni caldi e avvolgenti si integrano con la materia delle travi rustiche, creando un’atmosfera accogliente e coerente, in cui i colori sono scelti per valorizzare ogni dettaglio, armonizzandosi con le texture naturali degli ambienti e dando continuità a tutto lo spazio. Un equilibrio cromatico che esalta la bellezza autentica dei materiali e accompagna lo sguardo con delicatezza».
Argomenta Lisa Miotello: «Siamo andate a studiare i materiali e i volumi dei singoli ambienti e di conseguenza abbiamo scelto elementi che interagiscono tra loro. In quest’ottica, il tavolo in legno è una proiezione della linearità e della rigidità che si nota nell’architettura delle travi a vista, ma al tempo stesso il volume dello spazio viene riempito anche dalla circolarità della lampada Moon, in un continuo dialogo fra ambienti e forme».
Il rapporto con il contesto
Cinzia Boffo continua a spiegare il progetto: «L’apertura verso l’esterno dell’ultimo piano è nata da un’esigenza, quella di avere una stanza relax, dove durante il giorno ci si stende a leggere un libro piuttosto che ascoltare musica, e di sera ci si ritrova per due chiacchiere e un cocktail, oppure per guardare un film. La location è molto bella. Le vetrate danno sui tetti della città, molto scenici, dove ci sono dei colori stupendi, soprattutto al tramonto. Per questo all’ultimo piano le tonalità dei tetti ritornano all’interno dell’abitazione grazie alla scelta di tinte calde come la terracotta».
«All’ultimo piano c’è questa specie di quadro panoramico a 360 gradi, dove si vedono i monumenti della città», aggiunge Lisa Miotello. «Abbiamo cercato di portare nel progetto quelli che sono i colori dell’esterno, come il cotto e le tonalità di verde. Questa è stata l’apoteosi finale della costruzione del progetto, iniziata al piano inferiore».
Valorizzare e ampliare gli spazi della casa
«La luce ha un ruolo molto importante in tutti i progetti», spiega Lisa Miotello. «Abbiamo lavorato molto su questo aspetto. L’ingresso, infatti, invita ad entrare nel soggiorno e lo sguardo va verso sù perché gran parte della luce arriva dall’alto e illumina il living in modo uniforme. C’è anche uno specchio con un ruolo fondamentale, quello di far scomparire l’angolo buio sotto la scala e di amplificare il verde delle piante posizionate davanti. La percezione è quella di avere un giardino dentro casa, e una finestra in più all’interno del living».
«Dulcis in fundo, l’arte», conclude Cinzia Boffo. «L’arte è sempre un bellissimo argomento su cui i committenti sono già molto sensibilizzati. C’è chi è già predisposto a valutare opere d’arte e chi invece è meno deciso, ma coltiva un desiderio. Una cosa è certa: dei pezzi d’arte inseriti nel progetto valorizzano sia le opere che il progetto stesso, sia di interior che di architettura. Si tratta di uno step finale, che andiamo sempre a suggerire. Una volta aggiunta l’arte all’interno del progetto, viene coronato tutto il lavoro fatto. In questo caso abbiamo suggerito un’opera molto bella, arte cinetica, che ritorna sull’idea di rigidità e morbidezza, colore e non colore. Siamo andati a lavorare su un punto fondamentale che si vede fin dall’ingresso e che dà una grande emozione».