Ti è mai capitato di perderti tra suggestioni romantiche, colori e fragranze che scatenano brillanti emozioni?
Designer, Architetti e non solo, possono trasportarci in un magnifico mondo alla scoperta della creatività.
Andremo a scoprire 4 meravigliosi progetti nati dal bisogno di creare luoghi in cui le persone abbiano la possibilità di rallentare e vivere i prodotti di design in un ambiente vivo, uno spazio coinvolgente a 360°
Location d’eccezione, ospitano designer eccellenti del calibro di Fabio Novembre, Tom Dixon, Patricia Urquola e Philip Stark
La costante ricerca del benessere ha dato vita a nuovi modi e nuove esigenze di vivere il tempo libero. Il genio creativo di chef e designer si è unito dando vita a oggetti straordinari e spazi quotidiani ispirati a un design e a materiali innovativi che pongono le basi per nuove tendenze. Tutti i sensi saranno coinvolti: vita, tatto, gusto, olfatto, udito.
“Credo che la non casuale coincidenza etimologica tra il presente come tempo
e il presente come regalo sia una condizione di partenza per qualsiasi ricerca progettuale”
In questo articolo andremo a conoscere come il Design diventi multisensoriale con 4 progetti che coinvolgono i 5 sensi. Dare maggiore importanza al rapporto tra cibo, design e benessere per contribuire alla rivoluzione globale che è in atto. Proprio il design può dare un contributo sostanziale perché capace di creare un ponte perfetto tra tradizione e nuovi stili di vita.
Un dining bistrot pensato per ogni momento della giornata, dalla colazione alla cena. Il progetto di interni porta la firma di Fabio Novembre, che ha costruito lo spazio attorno al bancone vetrina.
Tutto intorno gravitano sedie, divanetti, sgabelli e poltrone con tavoli tondi, quadrati, tavolini e banconi. Una serie di colonne separano idealmente l’ambiente in zone: da quella cocktail a quella dining, aperitivo e bistrot. Dal punto di vista cromatico Fabio Novembre ha optato per tonalità neutre, perlopiù grigi, con qualche punta di colore acceso.
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Fabio Novembre con il suo progetto vuole toccare corde in profondità le persone che saranno ospiti di quegli spazi considerando gli attimi, non come momenti fugaci di vita, ma intense esperienze che da saper cogliere e che ci rimangano impresse nella mente.
Il suo è un design che nasce basandosi sul riciclo di rottami saldati insieme al fine di creare arredi dall’aspetto post-industriale e dalle evidenti caratteristiche scultoree.
Il marchio si concentra sul lifestyle creando oggetti straordinari e spazi quotidiani ispirati a un design e materiali innovativi che pongono le basi per nuove tendenze.
Sedia FAT, Lampada OPAL Applique e Lampade SPRING sono gli elementi presenti nel ristorante di Milano in cui il designer mira a far vivere un’esperienza completa, in grado di coinvolgere tutti i sensi di chi decide di dedicarsi del tempo di qualità.
Lampade da parete Base in ottone Tom Dixon
Le nuove collezioni di Tom Dixon: Fat, famiglia di sedute imbottite con corpo in schiuma e telaio in metallo che sembrano abbracciare il corpo, declinata nelle versioni sedia da pranzo, sgabello alto e poltrona; le lampade Spring, sospensioni in acciaio inossidabile dalla struttura spriraliforme e i globi Opal, in policarbonato bianco opalescente colorato, dalla luce morbida e la presenza quasi spettrale.
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Patricia Urquiola, con il suo inconfondibile stile, firma un’ intero hotel a Barcellona dove il soggiorno diventa un’esperienza unica, vivendo a pieno spazi conviviali e privati, circondati dal design. Essere “immersi” in un arredamento di design aumenta la percezione del benessere e la sensazione di dedicarsi del tempo di qualità.
Nuovi spazi e nuove opportunità di progettare con creatività, grazie anche al contributo di molti brand con cui Patricia Urquiola ha realizzato i suoi progetti.
Patricia non è solo una delle stelle vive del cosmo progettuale globale, ma anche l’unica erede della grande tradizione del design italiano, uno scettro che ha trovato la sua conferma nella recente nomina alla direzione artistica di Cassina, un marchio icona assoluto.
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Successivamente al progetto realizzato per il ristorante veneziano AMO al Fondaco dei Tedeschi, Starck ha preso parte anche alla risistemazione del ristorante Quadri. Philippe Starck per i fratelli Alajmo ha previsto un locale luminoso, con un decòr moderno, ispirato a Venezia. Lo stesso Starck definisce l'ambiente come “sovversivo”.
Lo spirito veneziano è sottolineato dal logo, che rimanda alla memoria la maschera del Carnevale di Venezia. Il designer francese Philippe Starck ha lavorato al fianco degli artigiani veneziani per restaurare questo ristorante del XVIII secolo, rinfrescando le pareti tappezzate, i lampadari e gli arredi decadenti.
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