Come ormai tutti sapranno, a partire da maggio e fino ad ottobre 2015 Milano sarà la sede dell'Expo, altrimenti detta Esposizione Universale. Quello che accadrà nel capoluogo lombardo lo scopriremo strada facendo. Ciò su cui preferiamo concentrarci, invece, è quanto di architettonicamente interessante hanno prodotto le precedenti edizioni dell'Expo.
Anzitutto, una dovuta premessa: la maggior parte delle strutture costruite in queste occasioni sono temporanee e vengono smantellate dopo la chiusura della rassegna. Non tutte, però. Quelle principali, come i padiglioni delle varie nazioni, i teatri, i centri congressi o le installazioni create ad hoc per l'occasione spesso diventano dei veri e propri simboli dei Paesi ospitanti. Qualche esempio?
- Il Crystal Palace fu costruito per celebrare la prima delle Esposizioni Universali, quella di Londra del 1852. Voluta fortemente dal Principe Alberto, marito della più famosa Regina Vittoria, la Great Exhibition divenne un punto di riferimento per tutte le successive, la pietra miliare per quello che sarebbe diventato un nuovo modo di intendere la società, le arti e le relazioni internazionali.
Il Crystal Palace, inizialmente, fu costruito ad Hyde Park: la sua struttura imponente in stile vittoriano, considerata uno dei massimi esempi di architettura del ferro, raggiungeva una superficie totale di 84'000 mq. La vera novità era rappresentata dall'uso dei grandi sostegni di ferro, che permisero sia di rinunciare ai muri portanti che di costruire tutto lo scheletro esterno in vetro. Dopo la fine dell'Expo, esso venne spostato in un'altra zona della città, come previsto fin dall'inizio, e venne utilizzato per numerose attività, tra cui quella calcistica, tanto che nel 1904 venne fondato il Crystal Palace F.C., tuttora militante nelle serie maggiori del campionato inglese.
Resistette abbastanza a lungo da diventare fonte di ispirazione per molti edifici simili, che da esso ereditarono spesso e volentieri anche il nome, come nel caso dell'omonimo di New York e di Monaco. Nel 1936, però, un incendio lo distrusse e, come affermò Winston Churchill, quell'evento segnò la "fine di un'epoca".
- Le Esposizioni Universali ci hanno lasciato anche una vera e propria icona, la Tour Eiffel, costruita per l'Expo di Parigi nel 1889 nella zona di Campo di Marte, nell'anno del centenario della Rivoluzione Francese. Il progettista, da cui la torre prende il nome, firmò anche la struttura interna della Statua della Libertà.
Nonostante sia un indiscusso simbolo della città e di tutta la Francia nel mondo, la Tour Eiffel nel 1909 rischiò di essere demolita poiché una frangia piuttosto importante dell'élite parigina non ne apprezzava per nulla l'estetica. Fu risparmiata, pare, perché si rivelò un'ottima base per le antenne necessarie alla radiotelegrafia. Con i suoi 324 metri per molti anni rimase l'edificio più alto del mondo, fin quando nel 1930 si completarono i lavori del Chrysler Building di New York.
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