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Museo d’arte sul mare: una sfida creativa per i grandi architetti

Quando l’arte incontra la superficie del mare e l’ingegno delle archistar, nascono musei capaci di offrire un’esperienza memorabile. Vi proponiamo un viaggio per scoprire il museo d'arte sul mare, un modello progettuale sperimentato dagli architetti più famosi del mondo. Un luogo che può rappresentare l'evocativo connubio tra creatività umana e bellezza naturale, e che offre interessanti spunti di riflessione sull’integrazione tra architettura e paesaggio.

 

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Museo d'arte sul mare: musei e gallerie d’arte in primo piano

Ecco una selezione dei musei nel mondo progettati da alcuni dei più grandi architetti del nostro tempo. 10 capolavori situati in località marittime, mete perfette da visitare durante le vacanze:

  1. Chichu Art Museum a Naoshima, Giappone, di Tadao Ando
  2. Fondation Maeght a Saint-Paul-de-Vence, Francia, di José Luis Sert
  3. Museo d’Arte Contemporanea a Niterói, Brasile, di Oscar Niemeyer
  4. Museo del Domani a Rio De Janeiro, Brasile, di Santiago Calatrava
  5. Museo Nazionale del Qatar a Doha, Qatar, di Jean Nouvel
  6. Museum of Islamic Art a Doha, Qatar, di I. M. Pei
  7. Punta della Dogana a Venezia, Italia, di Tadao Ando
  8. Sydney Opera House, Sydney, Australia, di Jørn Utzon
  9. Victoria & Albert Museum a Dundee, Scozia, di Kengo Kuma
  10. Yokosuka Museum of Art, Giappone, di Riken Yamamoto (Premio Pritzker 2024)

 

1. Chichu Art Museum | Naoshima, Giappone

Il Chichu Art Museum si nota solo dall’alto. Infatti, la struttura progettato dall’archistar Tadao Ando è ipogea – come suggerisce il nome “chichu”, che significa letteralmente “nel suolo” – ed è riconoscibile solo per alcuni segni bianchi tra i cespugli dell’isola giapponese di Naoshima, che rivelano la presenza dei lucernai utili a portare luce agli ambienti sotterranei.

 

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Un esempio di architettura che si integra perfettamente con il paesaggio circostante, minimizzando l’impatto visivo sull’ambiente e lasciando spazio a viste spettacolari sul mare. L’uso della luce naturale e la disposizione degli spazi interni creano un’esperienza contemplativa unica, in sintonia con la collezione d'arte permanente esposta, che è di soli tre artisti: Claude Monet, le cui opere occupano il cuore dell’edificio, Walter de Maria e James Turrell.

 

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2. Fondation Maeght | Saint-Paul-de-Vence, Francia

La Fondation Maeght è una delle più importanti gallerie in Europa, mecca per gli appassionati d’arte del XX secolo. Oltre a vantare una collezione d'arte permanente con opere di Chagall, Giacometti, Mirò, è essa stessa un capolavoro del modernismo progettato negli anni ‘50 dal catalano Josep Lluís Sert, nella pittoresca località di Saint-Paul-de-Vence, in Francia.

 

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A prima occhiata, si nota subito l’influenza del lavoro di Le Corbusier, con cui Sert aveva collaborato da giovane e da cui sviluppa uno stile personale, razionalista, ma anche influenzato da Gaudì, e quindi fresco ed eclettico. La Fondation Maeght combina il brutalismo del cemento a vista con un calore umanista e meridionale. Segno distintivo: i maestosi tetti impluvi che evocano a volte un disco solare, a volte le corna di un toro. Nel complesso, la fondazione è organizzata come un piccolo villaggio e rappresenta un esempio significativo di come l’architettura possa amplificare l’esperienza artistica attraverso una connessione profonda con il contesto naturale.

 

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3. Museo d’Arte Contemporanea | Niterói, Brasile

Il Museo d’Arte Contemporanea di Niterói si erge come un disco volante che sembra fluttuare sopra la baia di Guanabara. Il progetto dell’architetto Oscar Niemeyer consiste in un grande fiore di cemento del diametro di 50 metri che si confronta con le montagne circostanti e con la struttura irregolare della scogliera su cui è costruito.

 

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La struttura è caratterizzata da una rampa sinuosa caratterizzata dal colore rosso, che conduce i visitatori all’interno, dove possono ammirare sia le opere d’arte sia le spettacolari viste panoramiche sul mare. Tra le sue opere più mature e felici, questa di Niemayer è un’architettura che offre un’esperienza spaziale unica, invitando a immergersi nel paesaggio circostante e a percepire l’edificio come un’estensione della costiera sul mare.

 

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4. Museo del Domani | Rio De Janeiro, Brasile

Uno dei musei più futuristici del mondo. Il Museo del Domani di Rio De Janeiro, progettato dall'archistar Santiago Calatrava, si distingue per una struttura iconica che si estende su una superficie di oltre 15.000 metri quadrati ed è caratterizzata da un tetto a sbalzo lungo 75 metri. Calatrava ha integrato elementi che sfruttano l’energia solare e la ventilazione naturale, sottolineando il suo impegno verso l’architettura sostenibile.

 

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Le facciate laterali sono dotate di grandi ali meccaniche che si aprono e chiudono in risposta alla posizione del sole, ottimizzando l’ombreggiatura e la ventilazione. Questa funzionalità non solo migliora il comfort termico all’interno dell’edificio, ma rappresenta anche una spettacolare esibizione di ingegneria dinamica. L’intero progetto è un esempio eccellente di come l’architettura può essere utilizzata per educare il pubblico sui temi della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica.

 

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5. Museo Nazionale del Qatar | Doha, Qatar

Il Museo Nazionale del Qatar viene spesso chiamato “Rosa del deserto”. In realtà il nome non deriva da un fiore, bensì dalla roccia sedimentaria tipica dei paesi desertici costieri che ha ispirato la particolare forma del museo. Infatti, il progetto dell’architetto Jean Nouvel è composto da una serie di dischi interconnessi che creano una struttura complessa e dinamica.

 

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All’interno accoglie un percorso espositivo lungo un chilometro e mezzo che attraversa una sequenza di undici gallerie interconnesse, nelle quali viene presentata la storia del Qatar attraverso 8.000 oggetti tra reperti archeologici, opere d’arte e documenti storici. Situato lungo la Corniche di Doha, il museo offre una vista panoramica sul Golfo Persico e illustra l’abilità di Nouvel nel fondere elementi naturali e architettonici per creare un’icona culturale.

 

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6. Museum of Islamic Art | Doha, Qatar

Il Museum of Islamic Art si trova su un’isola artificiale e offre una vista panoramica sul Golfo Persico. Progettato da Ieoh Ming Peiarchitetto sino-americano che realizzò anche la Piramide del Louvre – il museo di Doha è composto da blocchi geometrici sovrapposti che creano un gioco di luci e ombre, che è un tributo all’architettura islamica.

 

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La caratteristica identitaria del progetto è proprio quella di combinare elementi moderni con l’arte islamica tradizionale, la quale è esposta all’interno del museo, con opere realizzate e raccolte dal VII al XX secolo. La capacità di modernizzare la tradizione risiede anche nella scelta di materiali come la pietra calcarea francese, che conferisce al museo una qualità tattile e visiva riflettente la luminosità del deserto e del mare.

 

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7. Punta della Dogana | Venezia, Italia

Il restauro di Punta della Dogana a Venezia è un esempio magistrale di come l’architettura contemporanea possa dialogare con il patrimonio storico. Ad opera dell’architetto giapponese Tadao Ando, il progetto ha visto la riconversione di un’antica dogana marittima del XVII secolo in un museo d’arte moderna e contemporanea.

 

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Ando ha rispettato l’integrità storica dell’edificio, conservando le caratteristiche originali come le mura in mattoni e le travi in legno, mentre ha introdotto elementi distintivi del suo stile, come l’uso del cemento grezzo e la creazione di spazi minimalisti. Gli spazi espositivi sono stati progettati per essere flessibili e adattabili, permettendo la massima valorizzazione delle esposizioni d’arte, che ruotano regolarmente, presentando opere di artisti di fama internazionale come Jeff Koons, Cindy Sherman, Damien Hirst, e Maurizio Cattelan e molti altri.

 

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8. Sydney Opera House | Sydney, Australia

La Sydney Opera House è l’architettura simbolo di un continente. Nel 2023 ha compiuto 50 anni e oggi il progetto di Jørn Utzon continua a sorprendere per la sua struttura iconica costituita da una serie di gusci a volta, che non solo conferiscono un’estetica distintiva ma sono anche il risultato di avanzate tecniche di ingegneria strutturale. Ogni guscio è rivestito da piastrelle in ceramica bianca e crema, che riflettono la luce solare e creano un dinamico effetto visivo.

 

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All’interno i materiali cambiano in legno e pietra, contribuendo a creare un’atmosfera calda e organica. Sebbene sia più conosciuta per le sue esibizioni di opera e teatro, la Sydney Opera House ospita anche esposizioni d’arte: ci sono diverse aree dedicate a mostre temporanee e installazioni artistiche, come il Western Foyer, con la sua spettacolare vista sul Sydney Harbour Bridge.

Scopri anche la Galleria d'Arte di AD Dal Pozzo.

 

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9. Victoria & Albert Museum | Dundee, Scozia

Progettato da Kengo Kuma, il Victoria & Albert Museum di Dundee è un capolavoro di design contemporaneo. L’edificio è ispirato alle scogliere della costa nord-orientale della Scozia, con una facciata dinamica composta da 2.500 pannelli prefabbricati in cemento che creano un effetto stratificato e movimentato.

 

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Gli spazi interni del museo sono altrettanto affascinanti, con un atrio centrale che si apre verso l’alto, permettendo alla luce naturale di inondare l’interno e creare un ambiente accogliente e luminoso. Il V&A Dundee rappresenta un esempio illuminante di come l’architettura possa integrarsi armoniosamente con il paesaggio naturale. La struttura non solo funge da centro culturale, ma è stata anche un catalizzatore per la rigenerazione urbana di Dundee, dimostrando come l’architettura possa avere un impatto significativo sul contesto sociale ed economico di una città.

 

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10. Yokosuka Museum of Art | Yokosuka, Giappone

Lo Yokosuka Museum of Art è un progetto del Premio Pritzker 2024: Riken Yamamoto. Situato sul litorale giapponese, il museo è caratterizzato da un design minimalista e trasparente, con ampie vetrate che offrono viste spettacolari sul mare e creano un dialogo costante tra l’interno e l’esterno. L’ingresso a serpentina evoca la baia di Tokyo e le montagne vicine, mentre molte delle gallerie sono sotterranee e offrono a chi si avvicina un’esperienza visiva chiara della geografia naturale.

 

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I visitatori possono vedere sia il paesaggio sia le altre gallerie attraverso fori rotondi che uniscono tutti gli ambienti interni, altrimenti distinti, in modo che chiunque si trovi all’interno sia colpito non solo dalle opere d’arte ma anche dall’attività delle altre persone negli spazi adiacenti.

 

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Questi musei non solo ospitano collezioni d’arte di inestimabile valore, ma sono essi stessi opere d’arte architettoniche che si integrano perfettamente con i paesaggi di mare. Visitare questi luoghi significa immergersi in un’esperienza che offre una prospettiva unica sul dialogo tra creatività umana e ambienti naturali straordinari.

 

Giacomo Casarin

Scritto da Giacomo Casarin

Formazione da architetto e giornalista di professione, Giacomo lavora da anni con riviste, media e aziende del settore Architettura & Design per informare sui trend del mercato e comunicare la cultura del progetto.

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