«Il sistema tecnologico che prevede l’impiego dei profili in acciaio sagomato a freddo (Cold Formed Steel, CFS) rende possibile il progetto, la produzione e la messa in opera di telai leggeri (Lightweight Steel Frame, LSF), che a loro volta – grazie all’evoluzione tecnica della produzione industrializzata – consentono di progettare edifici con lo stesso livello di dettaglio che si ha nel disegno industriale di oggetti prodotti on demand».
L’incipit della prima edizione del volume Progettare e costruire in acciaio sagomato a freddo di MariaAntonia Barucco – professoressa dello Iuav di Venezia – racchiude in un solo paragrafo l’immenso potenziale del sistema costruttivo in acciaio leggero denominato Lightweight Steel Frame. L’autrice non solo sottolinea la precisione, la versatilità e la libertà compositiva del sistema, ma sottintende anche la sua velocità di esecuzione, propria di un processo industrializzato.
Quando parliamo di Lightweight Steel Frame – o Light Steel Frame, per semplificare – non intendiamo un materiale o una struttura, ma bensì una soluzione che è tecnologica, di sistema, di progetto. Una soluzione che si è evoluta negli anni, a partire dalle sperimentazioni progettuali giapponesi e australiane.
Case prefabbricate in acciaio leggero: la lezione del Giappone
Il libro della professoressa Barucco racconta nel dettaglio il sistema Light Steel Frame, compresa la sua storia e la sua evoluzione fino ai giorni nostri. Si scopre così che uno dei pionieri di questa tecnologia è stato il Giappone. Nel 1955, infatti, parte delle 10 tonnellate di acciaio prodotte dal Paese del Sol Levante per la ricostruzione post-bellica furono impiegate nella realizzazione di telai leggeri per l’edificazione di case in acciaio. È questo uno dei primissimi utilizzi del sistema Light Steel Frame per l’edilizia.
Proprio in Giappone, nel 1959, nacque Mizet: il prototipo della casa prefabbricata in acciaio leggero, una piccola casa con struttura in CFS realizzata dalla compagnia Daiwa House. Una costruzione che poteva anche essere aggiunta alle case esistenti, come un ampliamento, utile ad esempio come stanza per lo studio, camera per i nonni, o altro.
Un altro esempio di successo fu la Casa 55 realizzata nel 1982 dalla compagnia National House Industrial, che ha da sempre puntato moltissimo sull’integrazione dell’elettronica nell’abitazione. Una vera e propria proposta di domotica e smart home. Niente di cui stupirsi, se si considera che la compagnia madre del marchio National House Industrial è la Matsushita, i cui prodotti in Europa sono meglio conosciuti con il nome di Panasonic.
Light Steel Frame: l’innovazione dell’Australia
Dalle compagnie multinazionali agli architetti. Il lavoro di Glen Murcutt – premio Pritzker nel 2002 – costituisce uno degli apici della ricerca tecnologica e formale raggiunti dall’architettura in Australia. I suoi edifici sono padiglioni lineari ed essenziali che utilizzano legno e acciaio leggero.
La Magney House è un progetto del 1984 costruito in acciaio sagomato a freddo. La struttura sostiene la copertura e se ne mantiene distaccata, a sottolineare la differenza tra lo scheletro e la pelle. L’involucro è costituito da un foglio di acciaio galvanizzato, a contatto con uno strato isolante, che mantiene il calore all’esterno, mentre una parete in mattoni interna assicura agli ambienti il comfort mitigando gli sbalzi termici. Un esempio lampante della versatilità dell’acciaio leggero, e di come il sistema sia perfettamente integrabile con ogni tipo di materiale.
Progettare oggi in Light Steel Frame
Oggi progettare un edificio con il sistema tecnologico Light Steel Frame significa prestare particolare attenzione a diversi temi, e di conseguenza mettere in moto diversi operatori del settore.
Come specificato a inizio articolo, «la scelta dell’acciaio sagomato a freddo non influenza esclusivamente il calcolo delle strutture ma consiste in un vero e proprio sistema costruttivo per la realizzazione del quale è determinante lo sviluppo di un progetto di alta precisione, che consente il controllo di tutti gli elementi che andranno messi in opera».
L’acciaio sagomato a freddo, quindi, è una tecnologia per lavorare insieme, che necessita di una rete di professionisti capace di controllare le diverse fasi del processo. Per essere innovativa ha bisogno di soluzioni intelligenti di progetto, derivanti dall’unione di competenze strutturali e impiantistiche, ma anche sociali ed economiche.
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Articolo scritto sulla base della lezione dedicata al Light Steel Frame tenuta dalla prof.ssa MariaAntonia Barucco presso Ottagono Academy Milano del 29 settembre 2023, nonché del volume di cui è autrice: Progettare e costruire in acciaio sagomato a freddo, Edicom Edizioni, 2015. Le parti virgolettate sono state estrapolate dal libro.