La Biennale Architettura 2025 a cura di Carlo Ratti si apre al dialogo. Non tanto con l’arte quanto con il mondo della scienza. E proprio in quest’ottica si pone la partecipazione di Ottagono Green Architecture, divisione di Dal Pozzo Group, il cui progetto è un’istallazione di design biofilico ideata dal neurobiologo vegetale Stefano Mancuso.
«Se è vero che architetti e artisti hanno la capacità di immaginare e sviluppare visioni e scenari, oggi, sono gli scienziati della Terra a renderli possibili», afferma Carlo Ratti, curatore della 19. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. «L’urgenza climatica impone agli architetti di collaborare in maniera paritaria con tutti i professionisti, delegando l’autorialità alla pratica collettiva».
Il padiglione Fabbrica dell'Aria presso le Corderie dell'Arsenale della Biennale Architettura
L’architettura come sistema intelligente alla Biennale Architettura 2025
Dal 10 maggio al 23 novembre 2025, Ottagono porta la sua visione alle Corderie dell’Arsenale, con il padiglione Fabbrica Dell’Aria, realizzato con Stefano Mancuso e gli scienziati di PNAT Project Nature. Il progetto è la sintesi di ciò che Ottagono aspira a fare con l’architettura. Una fusione intelligente tra natura, tecnologia e benessere.
«Viviamo in un momento storico in cui l’architettura deve integrare la natura per migliorare il benessere delle persone e per ridurre l’impatto degli edifici», spiega il professor Stefano Mancuso, scienziato di fama, direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale LINV dell’Università di Firenze e fondatore di PNAT. «Le piante sono organismi intelligenti in grado di interagire con l’ambiente in modi straordinari, utili alla nostra salute collettiva sotto molti punti di vista».
I risultati delle ricerche di LINV sull’intelligenza delle piante sono la base scientifica da cui PNAT parte per progettare soluzioni tecnologiche ispirate dalla natura con la finalità di migliorare la vita delle persone. Proprio come fa il dispositivo al centro del padiglione Fabbrica dell’Aria, un elemento di design biofilico che amplifica la capacità delle piante di depurare gli interni dall’inquinamento.
Il padiglione Fabbrica dell’Aria alle Corderie dell’Arsenale
Il padiglione Fabbrica dell’Aria è un’installazione immersiva che trasforma lo spazio in un ecosistema vivente capace di purificare l’aria attraverso le piante. È realizzato in materiali naturali e riciclabili, come la struttura ottagonale portante, costruita con elementi a secco in acciaio sagomato a freddo: una base leggera, smontabile e riciclabile. La soluzione flessibile e reversibile che Ottagono usa per costruire edifici di design in chiave green.
«Fabbrica dell’Aria incarna la nostra filosofia progettuale, un’armoniosa fusione tra natura, tecnologia e benessere», afferma l’Ing. Mattia Bedin, General Manager di Ottagono Green Architecture. «La collaborazione con PNAT è nata da una profonda affinità di intenti e da visioni complementari: in poche parole, ci siamo scelti. Insieme, abbiamo sviluppato un progetto che unisce efficienza costruttiva, sostenibilità e innovazione. La struttura portante in acciaio costituisce una base leggera, smontabile e completamente riciclabile. Questo padiglione rappresenta la sintesi ideale di ciò che aspiriamo a realizzare con l’architettura, un approccio adottato anche per il nuovo prototipo della casa mobile e modulare Ottagono Lodge. Il nostro obiettivo è plasmare edifici di design che pongano al centro il benessere delle persone e la tutela dell’ambiente».