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L'infinita fonte di sperimentazione di Patrizia Moroso

Fin da piccolissima, passa i suoi giorni tra i tessuti e gli imbottiti. I genitori sono i fondatori dell'azienda Moroso e lei è ancora una bambina che gioca con i pezzi di stoffa. Da qui nasce il racconto di Patrizia Moroso, oggi iconica imprenditrice e art director del brand Moroso, che abbiamo avuto il piacere di intervistare durante Ottagono Academy.

Nel suo racconto ci sono Antonio Citterio, Ettore Sottsas, Massimo Iosa Ghini, Patricia Urquiola. Tutti grandi che hanno incrociato la strada di Patrizia. Con Iosa Ghini, nel 1986, inizia la sperimentazione per il brand Moroso e il risultato è la collezione Dynamic che comprende 21 diversi pezzi. Non era la maniera usuale di affrontare il design. Non una sedia o un tavolino. Ma un mondo intero.

 

 

«Curiosare, andare oltre. Questo per me è fondamentale», dice Patrizia Moroso. «Il limite, il rischio. Di fare una cosa che già esiste, già consolidata, non c'è motivo. A me piace andare oltre e magari rischiare un fallimento, capita. Il rischio è parte dell'avventura del cambiamento. Sotto sotto, è la cosa che mi interessa di più».

 

Giacomo Casarin

Scritto da Giacomo Casarin

Formazione da architetto e giornalista di professione, Giacomo lavora da anni con riviste, media e aziende del settore Architettura & Design per informare sui trend del mercato e comunicare la cultura del progetto.

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