Nell'edizione di AD Magazine di Novembre AD Dal Pozzo si racconta in un'intervista inedita dove presenta il suo progetto di arredo più prestigioso, capace di rendere una casa protagonista di creatività, semplicità e ironia.
Gionata Dal Pozzo, CEO di AD Dal Pozzo e responsabile del progetto, apre ad Architectural Digest le porte di CASA ATELIER: un ampio rooftop, luogo di soggiorno e allo stesso tempo laboratorio di idee e progetti, dove le relazioni professionali si trasformano in occasioni di confronto e di lavoro.
«Una casa scoperta e concepita al fine di creare un’atmosfera di intimità ideale per uno spazio di conversazione e condivisione tra professionisti del settore e non solo».
Divano Standard di Edra | Poltrona Up di B&B Italia | Seduta Utrecht di Cassina | Lampada Gus-Lounge di Flos
Il progetto nasce da una vecchia lavanderia, parte di un edificio risalente agli anni ‘70, uno spazio a cui occorreva dare immaginazione ma soprattutto dignità di casa, senza modificarne la struttura.
Fin da subito, si è percepita la volontà di un intervento architettonico funzionale, passibile di personalizzazioni volte alla soluzione più convincente.
L'architetto Gionata Dal Pozzo ha quindi sviluppato accorgimenti intesi ad eliminare gli elementi di intralcio e rendere più fluida e aperta la fruizione degli spazi, come il soffitto voltato dal quale è stato tolto il pilastro centrale e sostituito da una trave in acciaio Cor-ten irrigidita.
Il risultato è un ampio soggiorno, dove al vecchio soffitto a botte si affiancano due teche di vetro e acciaio contrapposte, definite da altrettante pensiline: intimità e solarità animano un interior in cui ogni arredo è un piccolo racconto.
Sculture e classici del design arricchiscono gli spazi ariosi ed eleganti dell’attico, mentre la trasparenza dei nuovi ambienti comunica una spinta percettiva ed emotiva verso l’esterno. Basti osservare il terrazzo, che si carica di un’aura enigmatica grazie alla Poltrona NEMO, frutto delle ineffabili immaginazioni di Fabio Novembre.
A questa soluzione si contrappone invece la scelta di sottolineare la differenza tra tondo e quadrato, tra vecchio e nuovo, tra industrial chic e minimal. Da qui l’attenzione nei dettagli dell’arredamento, prerogativa essenziale per l'architetto di AD Dal Pozzo, una realtà dinamica e punto di riferimento per i cultori del design Italiano e dell'arredamento di alta gamma.
«Volevo che i colori avessero un ruolo importante. Colori forti, ma tra loro bene intonati, equilibrati per produrre un contrasto visivo con il bianco degli spazi nuovi di impronta minimalista».
Ci sono molti classici del design posizionati in modo che la loro anima estetica e funzionale possa rifulgere: ogni oggetto è insomma qui per recitare una parte, per esprimere la propria prestigiosa singolarità. Ne è un esempio il Divano Standard per Edra: schienali e braccioli "intelligenti", modellabili a piacere, che offrono il massimo comfort e invitano ad un relax informale.
Sedia in velluto giallo Beetle di Gubi | Lampada da tavolo Snoopy di Flos | Poltrona Nemo di Driade
I colori degli arredi e i tessuti hanno una valenza tridimensionale, per meglio definire i volumi. Muri e pavimenti sono invece in toni neutri per dare risalto alle opere d’arte e ai pezzi di design.
Sgabelli Miunn di LaPalma | A ridosso della vetrata la scultura Uomo Disinvolto
La Poltrona UP Junior di Gaetano Pesce per B&B Italia, con la sua forma idealmente muliebre e materna, sottolinea l’intimità della zona voltata.
Poltrona Up Junior per B&B Italia | Lampade Empatia di Artemide | Scultura Equilibri di Bruno Lucchi
A chiudere il volume tondo, la Panca Molletta RIVA1920 disegnata da Giulio, Paolo e Michela Baldessari che, con la loro espressività pop, giocano sui registri della sdrammatizzazione. Mentre, al limitare del soggiorno, la Poltrona ROSE CHAIR di Masanori Umeda sembra messa lì per introdurre le emozioni segrete della zona notte.
Rose Chair di Edra | Panca Molletta di Riva1920 | Tavolino Moooi
La cucina, realizzata su disegno, presenta un piano di lavoro e frontali in Kerlite color tortora. Cantinetta di KitchenAid cappa di Bora e barra luminosa di Artemide. Non poteva mancare la scultura di Bruno Lucchi.
Cucina con piano di lavoro e frontali in Kerlite | Cantinetta KitchenAid | Cappa di Bora