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Ville sul mare: 5 architetture che dovete conoscere

Scritto da Giacomo Casarin | 2-ago-2023 15.24.25

Ville sul mare. Chi non ne vorrebbe una? L’estate è tempo di sole e spiaggia. E il mare è la meta preferita per le vacanze, ma è anche un segno distintivo del paesaggio mediterraneo con cui importanti archistar si sono confrontate per realizzare i loro progetti, ponendosi la seguente domanda: come mettere in relazione un’architettura con l’infinita linea blu dell’orizzonte?

 

 

Ville moderne sul mare: la top 5

Nella Top 5 ville sul mare, la prima architettura è italiana, ma nella selezione non si trova solo il Mediterraneo. Tutte le case sono costruite in luoghi caldi, dove la brezza marina risulta una componente fondamentale, per cui le aperture verso il mare non diventano solo viste e prospettive ma anche elementi funzionali al comfort.

La superficie ondosa rappresenta un vero e proprio elemento spaziale che è connesso all’architettura. Ecco la Top 5 delle case sul mare di cui riscoprire l'interior design e la profonda connessione che esiste tra architettura e paesaggio:

  • Villa Malaparte di Adalberto Libera (con contributi di Curzio Malaparte), 1942
  • Eames House (Case Study House No. 8) di Charles e Ray Eames, 1948
  • Muralla Roja di Ricardo Bofill, 1973
  • Casa 4x4 di Tadao Ando, 2004
  • Casa Ktima di Camilo Rebelo e Susana Martins, 2014

 

1. Villa Malaparte di Adalberto Libera: una scala verso il mare

Più che una villa sul mare è una villa a strapiombo sul mare. Infatti, una delle componenti che ha contribuito a far diventare Villa Malaparte una delle case più iconiche e audaci dell’architettura moderna è sicuramente la sua posizione spettacolare, su un promontorio dell’isola di Capri.

 

 

Commissionata dallo scrittore Curzio Malaparte all’architetto Adalberto Libera, rappresenta un importante esempio di connubio tra architettura e paesaggio naturale. Il percorso per raggiungere la terrazza e il suo rapporto con l’orizzonte marino sono i due nodi per comprendere il fascino di questa famosa costruzione.

 

 

La villa è strutturata su due piani. Il principale è diviso perfettamente in due: da una parte le camere da letto e lo studio di Malaparte, dall’altra un grande salone. Qui si aprono ampie finestre, di diverse dimensioni, contrapposte su entrambe le facciate laterali, in modo apparentemente casuale, ma al contrario posizionate per costruire una sequenza di visuali con il preciso compito di “costruire” il paesaggio.

 

 

Villa Malaparte è apparsa in numerosi film, diventando una delle location più famose del cinema. È stata utilizzata, ad esempio, nel film del 1963 "Il disprezzo" (Le Mépris) diretto da Jean-Luc Godard, con protagonista Brigitte Bardot. Sul tema puoi leggere anche l'articolo Cinema e design, 10 film di cui riscoprire gli arredi iconici.

 

Villa Malaparte restituita digitalmente grazie a Vitruvio Virtual Reality

 

2. Eames House di Charles e Ray Eames: la casa dei designer

Conosciuta anche come Case Study House No. 8, l'Eames House è famosa per essere stata progettata dai designer per eccellenza, Charles e Ray Eames, progettisti di icone immortali come la poltrona Lounge Chair. La casa si trova a Los Angeles e fu costruita come parte del programma Case Study House sponsorizzato nel dopoguerra dalla rivista specializzata Arts & Architecture con l'obiettivo di realizzare nuove soluzioni abitative moderne e accessibili.

 

 

Il design è modernista, guidato dai principi di funzionalità, semplicità e utilizzo di materiali sperimentali per l’epoca. La casa è stata costruita con un sistema di elementi prefabbricati in acciaio e vetro, che ha permesso di ridurre i costi e accelerare i tempi di costruzione. Una tecnologia che ha anticipato i moderni sistemi in acciaio leggero.

 

 

Tutti i materiali sono utilizzati in modo innovativo per creare spazi luminosi e aperti. Le ampie vetrate e le porte scorrevoli dell'Eames House permettono una forte connessione con il paesaggio circostante, che comprende alberi, giardini e una vista sulla collina e sull’oceano.

 

 

3. Muralla Roja di Ricardo Bofill: la fortezza colorata sul mare

Non solo una casa sul mare, ma un vero e proprio complesso residenziale situato nella località di Calpe, in Spagna. La Muralla Roja è stata progettata dall'architetto spagnolo Ricardo Bofill ed è uno degli esempi più riconoscibili dell'architettura postmoderna e brutalista.

 

 

Se le forme evocano un mix di elementi delle tradizionali case bianche della regione, al contrario i colori del complesso variano dalle tonalità di rosso acceso a con tocchi di blu, rosa e viola. Il criterio di applicare all’edificio una intensa gamma cromatica risponde all’intenzione di dare un determinato rilievo ai distinti elementi architettonici, secondo le loro funzioni strutturali.

 

 

La combinazione di forme e colori vivaci crea una combinazione vincente che si pone in contrasto con il cielo e il mare circostante, ma riesce anche a ottenere una sintonia con la luce mediterranea e con le silhouette verticali della scogliera rocciosa.

 

 

4. Casa 4x4 di Tadao Ando: villa verticale fronte mare

La Casa 4x4 è un progetto di Tadao Ando che si trova a Kobe, in Giappone. Le linee pulite e il calcestruzzo a vista sono elementi tipici dell’architetto nipponico, che ha organizzato questa casa sul mare in modo efficiente per sfruttare al meglio lo spazio del piccolo lotto su cui è stata edificata.

 

 

La villa è composta da quattro piani, ognuno con un'area di 4x4 metri. Il piano terra è adibito ad ambienti di servizio, il primo ospita la camera da letto, il secondo uno studio e l'ultimo piano la cucina con la sala da pranzo, a doppia altezza, con una grande vetrata che occupa la parte alta del prospetto e si affaccia verso il mare.

 

 

Le ampie finestre si alternano alle lisce pareti di cemento che riflettono la luce in modo austero, creando sfumature e ombre suggestive all'interno degli spazi, da cui si può godere delle viste panoramiche sulla baia di Osaka e sulle montagne circostanti. Il giardino sul tetto è un ulteriore spazio per rilassarsi e proiettarsi verso l'ambiente naturale circostante.

 

5. Casa Ktima di Camilo Rebelo e Susana Martins: la villa sul mare che non si vede

La Casa Ktima è ipogea e nasconde i suoi volumi nella topografia dell’isola di Antiparos, in Grecia. Da terra si nota solo una sospesa linea bianca che ricorda un muro a secco tradizionale. È solo dal fronte marino che si rivela l'intenso candore della facciata, apparentemente frammentata ma che in realtà cela, sotto terra, una composizione continua.

 

 

La piscina concorre a unire i volumi della casa tra loro e con il mare. Per scoprire di più sul rapporto tra architettura e piscine, leggi anche l'articolo Ville moderne con piscina: 5 case che hanno fatto la storia.

 

 

Il progetto sviluppato dagli architetti Camilo Rebelo e Susana Martins garantisce con efficienza una temperatura costante all'interno, senza bisogno di potenti sistemi di raffreddamento. Questo grazie alla posizione ipogea e alla presenza sul lato chiuso di alcuni patii importanti per l’illuminazione e la ventilazione.