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Premi di design e architettura, cosa abbiamo imparato quest'anno

Scritto da Giacomo Casarin | 23-ago-2022 8.20.59

Premi di design e architettura. Sono importanti per scattare una fotografia del settore e orientarsi tra i trend del momento. Pongono l'attenzione verso concetti chiave legati all’attualità, per cercare di dare risposte a problemi e domande complicate del nostro tempo.

 

Sistema di illuminazione Belt di Flos premiato al Compasso d'Oro 2022

 

Compasso d'oro 2022: il premio di design italiano

Per la prima volta la cerimonia del premio di design Compasso d'Oro si è tenuta nella sua nuova casa ufficiale: l'ADI Design Museum, inaugurato l'anno scorso nel cuore di Milano. L’istituzione raccoglie ed espone la Collezione storica dei premiati e ospita mostre temporanee di approfondimento. (Per scoprire i nuovi musei d'arte nel mondo leggi anche: Musei famosi dedicati all'arte: 5 architetture contemporanee).

I premi di design del XXVII Compasso d’Oro sono stati assegnati a fine giugno: 20 riconoscimenti a nuovi prodotti che hanno saputo prestare particolare attenzione a uno sviluppo sostenibile e responsabile. È stato questo, infatti, il tema ufficiale che ha connotato l'edizione 2022, per la prima volta nella sua storia.

Parole chiave, quindi: innovazione, riciclabilità, efficienza. Lato arredamento, ecco i più interessanti prodotti premiati con il Compasso d'Oro 2022:

  • Belt, sistema di illuminazione dei fratelli Bouroullec per Flos, che trasforma in corpo illuminante una striscia di cuoio, integrata a sorgenti Led energicamente efficienti.

 

Lampada Belt di Flos

 

  • Plato, sedia di Jasper Morrison per Magis, rigorosa, minimalista. Soprattutto: realizzata in alluminio e quindi per resistere ad un duraturo ciclo di vita, e infine destinata a essere riciclata.

 

Sedia Plato di Magis

 

  • Ordine, progetto di Adriano Design per Fabita, è una piastra elettrica di cottura a induzione da appendere al muro: un elemento innovativo ed ecologico che lascia libero il piano cucina quando serve.

 

Piastre elettriche Ordine di Fabita

 

  • Klipper, sistema fonoassorbente in tessuto di Felicia Arvid per Caimi, che non solo contrasta il rumore ma diventa oggetto di design grazie alle sue piegature decorative tridimensionali.

 

Sistema fonoassorbente Klipper di Caimi

 

Da questi riconoscimenti si evince la volontà di ottenere comfort, ordine, qualità d'uso e di sostenibilità. Protagonisti dell'edizione 2022 sono stati prodotti innovativi che semplificano la vita e la rendono più confortevole. E non solo prodotti. Da tempo, infatti, il premio di design Compasso d'Oro non riconosce esclusivamente gli oggetti, ma anche i servizi. Ecco che per la prima volta in assoluto è stata premiata un'app mobile: IO, l'applicazione unica dei servizi della Pubblica Amministrazione, gestita da PagoPa.

Nella sua relazione la giuria del Compasso d'Oro ha voluto porre l'accento «sulla pluralità di percorsi con cui è possibile fornire risposte ai problemi fondamentali del nostro tempo», mettendo in evidenza il ruolo del progettista come figura chiave dei processi di innovazione.

Oltre ai 20 riconoscimenti, si sono aggiunti 9 Compassi alla carriera. Tra i premiati: Michele De Lucchi, Antonio Citterio e Giulio Cappellini. Sono stati 3, invece, i Compassi d’Oro alla carriera del prodotto: il modulo cucina supercompatto Minikitchen di Boffi disegnato da Joe Colombo nel 1963, le sedute Up di Gaetano Pesce per B&B (1969), la poltrona Ghost di Cini Boeri e Tomu Katayanagi per Fiam Italia (1987).

 

Premio Pritzker di architettura: il vincitore del 2022

Dai premi di design ci spostiamo al premio Pritzker di architettura – il più importante a livello internazionale – che ha celebrato per la prima volta nella storia un progettista africano: Diébédo Francis Kéré. «La sua sensibilità culturale», ha spiegato la giuria, «non solo offre giustizia sociale e ambientale, ma guida tutto il suo processo, nella consapevolezza che è il percorso verso la legittimità di un edificio in una comunità».

In questo caso il premio Pritzker riconosce, più dell'innovazione tecnologica, la capacità di legarsi alle espressioni tradizionali del luogo, tipica dell'approccio di Kéré, che al contempo non dimentica di utilizzare soluzioni improntate alla qualità e al comfort. Sempre imponendosi un duplice obiettivo: essere sostenibile ed essere utile alla comunità.

 

Diébédo Francis Kéré © Lars Borges

 

Gran parte dei progetti di Kéré è dedicata a quelle persone che vivono al di fuori dei centri densamente urbanizzati, laddove le difficoltà legate ai cambiamenti climatici, all'uso dell'energia e delle risorse colpiscono in modo più duro. La doppia anima di Kéré – nato in Burkina Faso ma cittadino del mondo, con un proprio studio di progettazione a Berlino – gli permette di realizzare lavori molto complessi attraverso architetture che impiegano materiali locali e conservano al tempo stesso una forte ambizione strutturale. Scopriamo due progetti iconici:

  • Il progetto che lo ha reso famoso è la scuola elementare di Gando, luogo di nascita dell'architetto. In questo edificio ha saputo contrastare il caldo africano grazie a un muro in mattoni di terra cruda e a una copertura curva che garantisce la fuoriuscita del calore attraverso la ventilazione naturale, e al tempo stesso permette alla luce di entrare. Il sistema strutturale è composto da tralicci metallici leggeri montati senza l'uso di gru. (Per scoprire i benefici di una struttura in acciaio leggi anche: Case in acciaio: design moderno e architettura ecosostenibile).

 

Kéré Architecture, Gando Primary School, Gando, Burkina Faso, 2001

 

  • Una delle ultime opere di Francis Kéré è lo Startup Lions Campus, esempio lampante di architettura sostenibile. Il complesso del campus in Kenya consiste in un insieme di volumi interamente rivestiti dalla pietra locale e da terrose tonalità di intonaco. Si tratta di un'architettura profondamente integrata nel contesto naturale e al contempo concepita come un landmark riconoscibile, la cui forma a formicaio aiuta la ventilazione naturale e quindi il raffrescamento dell'edificio.

 

Kéré Architecture, Startup Lions Campus, Turkana, Kenya, 2021

 

Centrale nei progetti di Kéré è l'ecosostenibilità, intesa come processo e non solo come prodotto finale. Un tema importantissimo per chi fa architettura oggi e per tutti coloro che vogliono avvicinarsi ad una progettazione agile e integrata.

La motivazione della giuria per l'assegnazione del premio Pritzker recita: «L'architettura non riguarda l'oggetto ma l'obiettivo; non il prodotto, ma il processo. L'intero corpus di opere di Francis Kéré ci mostra il potere della materialità radicata nel luogo. I suoi edifici, per e con le comunità, sono direttamente di quelle comunità: nella loro realizzazione, nei loro materiali, nei loro programmi e nei loro caratteri unici».