Era il 1968 quando tre sconosciuti torinesi, Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro disegnavano per il brand Zanotta la "poltrona Sacco", un articolo strano, dalle linee inconsuete, per quei tempi certamente alle soglie della follia. Formato da un involucro a forma di fagiolo in Pvc e riempito, per i suoi tre quarti, di palline di polistirolo, immediatamente "il Sacco" si mostrava come un oggetto di rottura e fuori dai retaggi della tradizione, anticonformista.
La poltrona fin da subito riscuote un enorme successo, pienamente descrittiva di quel periodo segnato da profondi cambiamenti e da una forte ricerca di libertà, "Lolita", questo il nome che gli venne assegnato all'inizio, si presenta senza una struttura programmata e senza alcun tipo di sostegno, con una forma instabile, pronta ad adattarsi alla posizione di chi la usa e ad assumere diversi aspetti a seconda di colui che siede, dimostrandosi un oggetto esteticamente versatile, sempre rinnovabile, moderno, unico: ora era il cliente a poter scegliere l'assetto e la forma da far assumere alla seduta, modificandola a seconda delle proprie esigenze.
Un oggetto che s'inserisce nel solco concettuale che veniva tracciato in quel periodo storico, figlio di quella vivacità di pensiero che contrastava la tradizione, ormai non in grado di rispondere ai bisogni dell’uomo e che si scagliava contro i formalismi, tutto attraverso una forma destrutturata e grazie all'uso di un materiale povero che introduceva nel mercato un prodotto seriale finalmente accessibile, eppure straordinariamente alla moda.
Nel 1972 viene esposta al MoMa di NewYork e in seguito inserita nella collezione permanente d’arte contemporanea o applicata di numerosi musei internazionali come il Musée Des Arts Décoratifs di Parigi, il Victoria & Albert Museum di Londra, il Museo del Design alla Triennale di Milano.
Una storia di successo del made in Italy dovuta certo alla lungimiranza e alla perspicacia di un coraggioso industriale come Aurelio Zanotta, imprenditore consapevolmente rivolto agli snodi culturali che segnano le generazioni, profondamente affascinato dai filoni anticonformisti che regolano le tendenze culturali ed artistiche di quegli anni, certamente il primo a scommettere sull'importanza delle linee e sulla sperimentazione delle forme, vero punto di partenza per il Design Italiano.
Sacco ha ribaltato completamente l'idea di relax, diventando un inno al nuovo comfort contro le solite regole e consuetudini, pur rimanendo un oggetto esteticamente versatile. Iconica, moderna e senza tempo, è l'unica poltrona che sa plasmarsi sui bisogno di chi ci si siede.
Leggera e facilmente trasportabile, la Poltrona Sacco Zanotta ancora oggi attrae la curiosità di tantissimi, nel corso del tempo la stessa è andata evolvendosi e oggi è disponibile in tantissimi tessuti e con innumerevoli combinazioni cromatiche che spaziano da quelli più classici e tradizionali (bianco, silver, nero, arancio, rosso, rosa, verde, blu brillante) fino ad arrivare alle originali e preziose versioni Limited Edition rivestite da tessuti di alta moda, frange e lustrini presentate nel 2008 in occasione del quarantesimo anniversario di questo fantastico prodotto.
Oggi la Poltrona Sacco rimane un'icona nel mondo del design, intramontabile e capace di rinnovarsi di continuo, con due versioni - Medium e Small - tutte da scoprire.