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Hay e la tradizione del design nordico

Scritto da Alessandro | 15-ago-2016 9.31.23

La storia di Hay è una storia che nasce e si sviluppa negli ultimi anni, dato che stiamo parlando di un’azienda fondata nel 2002, ma si basa su solide tradizioni e segue un processo di crescita costante che ne sta facendo un marchio in grande ascesa nel panorama internazionale.

Hay è una giovane azienda danese che si mostra per la prima volta agli occhi del grande pubblico in occasione del Salone del Mobile Internazionale di Colonia del 2002. I primi anni di attività sono tuttavia in ombra e pressoché circoscritti all’ambito locale e agli addetti ai lavori. La svolta avviene nel 2012 con la presentazione di una veste totalmente rinnovata, dal sito al catalogo fino ai tessuti, grazie ai cambiamenti apportati dagli art director Clara von Zweigbergk e Shane Schneck.

L'evoluzione si concretizza fattivamente con le nuove produzioni, volte a riscoprire e “attualizzare” la tradizione del design danese. Il tutto porta a un utilizzo del legno – materiale particolarmente caro al nord Europa – innovativo e originale. Da questo momento in poi cominciano anche delle collaborazioni con designer di primo livello come Sebastian Wrong e i fratelli Bouroullec.

Pensiamo alla celebre sedia “About a Chair” realizzata Hee Welling. Gambe rigorosamente in legno, guscio disponibile in varie colorazioni in modo da essere visibile ma allo stesso tempo “discreto” e perfettamente adattabile a qualsiasi contesto domestico e non solo: anche le scrivanie e gli uffici risentono positivamente di questo oggetto di design.

O ancora la sedia J110 disegnata da Poul M. Volther. La storia di questa sedia iconica in legno è interessante perché, come molti prodotti del marchio, ripercorre in parte il cammino del design nordico. J110 è stata realizzata per la prima volta dalla Società Cooperativa Danese di Consumatori negli anni Quaranta del Novecento con l’idea di produrre un oggetto pratico, funzionale e alla portata di tutti. Nel 2011 Hay decide di ripensarla e rimetterla sul mercato dandole un tocco di modernità ma mantenendo i tratti che l'avevano resa celebre.

Hay fa della flessibilità il suo marchio di fabbrica: guarda indietro alla cultura scandinava, dove la qualità e artigianato sono sempre state al primo posto, ma allo stesso tempo guarda con entusiasmo al futuro esplorando le nuove tecnologie, i nuovi materiali e i nuovi modi di vivere i mobili. Pur essendo un'azienda giovanissima, dunque, ha già un'ottima esperienza alle spalle da mettere a frutto.