Il Consulente feng shui evolutivo è una figura professionale riconosciuta e regolamentata a livello europeo. Isabella Giacometti è Consulente feng shui evolutivo, oltre a essere Consulente colore RAH e Architetto d’interni. Abbiamo avuto il piacere di intervistarla nella sede di AD Dal Pozzo per capire esattamente che cos’è il feng shui evolutivo e approfondire gli strumenti di questa disciplina capace di migliorare il comfort degli ambienti e supportare i professionisti nel processo di progettazione.
«Il feng shui evolutivo si è sviluppato sulla base del feng shui cinese tradizionale, il cui scopo è quello di incrementare il flusso dell’energia Qi e limitare quello alterato», anticipa l’arch. Giacometti. «Il feng shui evolutivo agisce nell’ottica in cui tutto è energia e – rifacendosi anche ai principi della fisica quantistica – studia la rappresentazione del nostro stato attuale e di ogni aspetto specifico della nostra vita negli spazi abitativi. La casa, così come il luogo di lavoro, è uno specchio dell’essere umano e della sua energia, così come dei suoi blocchi, dei suoi conflitti e dei suoi obbiettivi personali. Ogni essere umano in ogni particolare stadio della sua evoluzione personale ha una sua energia e in base a questa energia il professionista del feng shui evolutivo ridisegna gli spazi del vivere».
Domanda. Da dove nasce il feng shui evolutivo?
Risposta. Per essere precisi, il feng shui evolutivo è una disciplina brevettata da Carlo Zedda e Feliciana Cannelli. Zedda ha studiato con una delle maggiori esponenti del feng shui mondiale, mentre Cannelli è una scenografa ed esperta del tema colore.
Il colore, appunto, ha un grande significato simbolico, archetipico ed emozionale in questa disciplina in quanto si tratta di un’onda elettromagnetica che emana una sua frequenza e interagisce quindi con la frequenza dell’uomo. Il colore è il linguaggio dell’anima, che comunica con noi attraverso questo ed i simboli. Nel feng shui evolutivo si va a trattare il colore come archetipo e si va a gestire l’ambiente in cui vive l’uomo come propedeutico alla sua evoluzione.
D. Qual è lo scopo del feng shui evolutivo?
R. Lo scopo principale del feng shui evolutivo è quello di leggere le criticità negli spazi abitativi – in quanto sono un nostro riflesso interiore – per poi decodificarle ed agevolare la vita della persona all’interno del suo ambiente in termini di armonia ed abbondanza con opportuni accorgimenti. Tutte le scelte progettuali che compio hanno il fine di aiutare il cliente a stare in un ambiente che sia giusto per la sua energia in quel momento e che favorisca la sua evoluzione.
La casa deve cambiare di pari passo al cambiamento personale. Se la persona non si sente a suo agio nella propria casa, la casa deve agevolare il cambiamento. L’abitazione deve riflettere chi ci vive. In questo senso il feng shui evolutivo fa venire a galla una serie di dettagli di cui spesso non si tiene conto nella progettazione di interni.
La regola del feng shui evolutivo è una: “l’energia di una casa è data dall’energia dei suoi abitanti”. Poi esistono una serie di strumenti concepiti per seguire questa regola base.
D. Quali sono , quindi, gli strumenti del feng shui evolutivo?
R. Gli strumenti che utilizzo sono:
D. Del fondamento ci hai già parlato. Cosa sono invece gli animali guida?
R. Ognuno degli animali guida simboleggia un valore che è trasferibile nella collocazione in ogni circostanza, con il fine di essere al massimo della propria centratura. Per esempio, la tartaruga che rappresenta la protezione porta alla decisione di avere il muro dietro al letto o dietro alla scrivania. È strettamente rapportata con la fenice, che è la lungimiranza, ovvero la possibilità di avere uno spazio libero davanti a sé.
D. Che cos’è il Bagua nel feng shui evolutivo?
R. Il Bagua è una mappa antica 3000-4000 anni di forma ottagonale che può essere posta sopra la pianta di un qualsiasi ambiente e rappresenta 9 aree energetiche (8 spicchi più 1 centrale) che corrispondono ad ogni ambito della vita umana, come la famiglia, la ricchezza, la salute, le relazioni ecc. È uno strumento per arredare con il feng shui.
Attraverso il Bagua ricevo delle indicazioni sullo stato presente della vita umana di coloro che vivono quell’ambiente e quindi è fondamentale per capire come migliorarlo se presenta delle criticità nelle diverse aree energetiche. Se così fosse, attraverso l’utilizzo di questo strumento e con l’inserimento di nuovi elementi, forme, colori e simboli è possibile ricreare la miglior condizione di equilibrio.
D. Come si collega il Bagua alle energie universali e al numero congenito?
R. Ogni area della casa ha una sua energia predominante. Ad esempio, l’area delle relazioni è caratterizzata dall’energia della terra. Quindi sarà opportuno caricare questa zona attraverso gli elementi legati all’energia terra.
Nello stesso modo in cui ogni area della casa ha la propria energia, anche il numero Gua – che deriva dalla propria data di nascita – è legato a una specifica energia universale e quindi bisogna tenerne conto per ogni specifico progetto.
D. E il colore?
R. Il colore è strettamente collegato ad uno strumento che utilizzo spesso con i clienti: il visual test, ovvero una proposta di una serie di immagini selezionate che rappresentano degli archetipi. La scelta dell’immagine e quindi degli archetipi-colore da parte del cliente va a definire i parametri che poi porteranno alla progettazione, la quale toccherà tutti i punti che abbiamo trattato finora.
Nel tempo ho elaborato un metodo all’interno del quale ho inserito anche il Rah colour consulting, che trae ispirazione da diverse conoscenze, tra cui storia dell’arte, psicologia del colore, test di associazione implicita (IAT) e ipnosi. Grazie a questo strumento si individua una palette di colori che fa parte del vissuto positivo del cliente e si giunge ad un momento di introspezione molto bello e importante per la conseguente fase di progetto e per l’approfondimento della scelta della palette colori complessiva.